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Procedendo lungo la navata meridionale si susseguono le cappelle di san Francesco, di sant'Anna e di san Giuseppe. Per la realizzazione della cappella di san Francesco ha dato forse un grosso contributo l'antica famiglia Oddoni di Rovera, come testimonia un atto testamentario redatto nel 1687 da Francesco Oddoni che, ormai vicino alla morte, ha disposto, per raccomandarsi alla misericordia di Dio, un intervento nella cappella dedicata a san Francesco, dando precise disposizioni, così registrate dal notaio: "Voglio, ordino e comando che i miei eredi facciano fare un pallio per l'altare di san Francesco che si sta costruendo nella chiesa parrocchiale di san Martino….si metta la pietra sacra sopra quell'altare; si mettano due candelabri e una lampada di ottone, la predella davanti all'altare……si porti e si consegni a questo altare il crocifisso che è qui sul tavolo di me testatore…". Il dipinto con l'immagine del santo, posto sopra il seicentesco altare, è un'opera interessante del Seicento che potrebbe essere attribuita alla scuola del Morazzone. Questa tela, danneggiata da una bruciatura di fiamma di candela rovesciatasi sul quadro, è stata recuperata con un lavoro di restauro. Sulla parete destra è rappresentato il santo con il lupo, sulla parete sinistra con gli uccelli.
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