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Nella parte centrale dell'abside, sulla parete di innalzamento settecentesca, sopra il capo di un angelo scolpito, vi è un affresco, san Matteo, opera di Giovanni Battista Croci (1757); questo affresco fu motivo di vanto per il paese perchè creava un legame artistico con un'opera di prestigio, forse la più importante dell'oratorio di Varese, quella del Sacro Monte. Il tetto della cappella originaria chiudeva la chiesa proprio ai piedi dell'affresco settecentesco al di sopra della scritta Divo Mattheo dicatum. Sopra la porta di accesso alla sagrestia, vi è un dipinto su tela che rappresenta la Trinità (1740-1750), attribuita a Pietro Antonio Magatti. L'opera viene identificata come la "Trinità", ma, probabilmente, essa era posta a coronamento di una cappella dedicata alla Vergine, ipotesi avvalorata dalla posizione delle figure di Cristo e del Padre Eterno che stanno incoronando qualcuno posto sotto di loro.
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