Chiesa della Madonna della Cintola

Prima della scoperta degli affreschi cinquecenteschi, di cui si conosceva l'esistenza grazie ai documenti redatti da san Carlo, le pareti laterali della chiesa erano quasi completamente occupate da quattro quadri di grande dimensioni: La fuga in Egitto, L'incoronazione di spine, Il Battesimo di Gesù e La Presentazione di Gesù al tempio (attribuito al Crespi); attualmente i primi due sono rimasti nella loro sede originaria e gli altri due sono stati collocati sulla parete sud esterna della chiesa ed interna della sala dell'abitazione.
L'incoronazione di spine è stata attribuita al Tiziano o alla sua scuola, ma tale notizia, che tanto scalpore ha suscitato nel paese, risulta poco attendibile, mentre è più verosimile l'attribuzione del quadro ai fratelli Agostino e Giacinto Santagostino, pittori vissuti nel XVII secolo.
In quel periodo, infatti, era diffusa la riproduzione di dipinti di artisti famosi, poi donati o venduti alle chiese.
A Milano si possono trovare diverse opere accomunate da notevoli somiglianze, proprio perché realizzate da questi ‘falsari' del ‘600, nella Chiesa di san Bernardino, per esempio, vi è un quadro dei Santagostino che ricorda moltissimo quello di Monte Morone.