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Prima dell'ultimo restauro effettuato dal signor Veratelli, l'edificio all'interno era pesantemente segnato da crepe e le pareti, prive di decorazioni, erano imbiancate con materiali scadenti: soltanto erano visibili nella zona absidale gli affreschi del Redentore con gli Evangelisti e del Padre Eterno contornato da angeli, opere di Riccardo Borghi risalenti al 1950, e l'affresco con l'immagine dell'Immacolata Concezione, inserita in ornamenti architettonici affrescati, della pala d'altare, dipinta intorno al 1783, presumibilmente dalla scuola del Magatti, su commissione dei massari di Rovera.
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