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Il restauro è giunto ad un compromesso finalizzato da una parte a mantenere la testimonianza del sovrapporsi di due epoche, dall'altro a non penalizzare la leggibilità dell'opera. La tela, compromessa da un precedente restauro, avvenuto negli anni Settanta, che ha alterato in maniera pesante la superficie pittorica delle vesti, degli incarnati, del paesaggio e del cielo, ora appare nella sua purezza originaria, anche se non tutti i danni provocati da precedenti interventi sono stati del tutto eliminati: sono rimasti la foderatura, molte stuccature eseguite con materiale tenace, le innumerevoli bruciature (probabilmente dovute ad un restauro anteriore agli anni Settanta), l'appiattimento e lo scioglimento del colore.
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