Chiesa di san Martino

La chiesa di san Martino, il cui primo nucleo risale al Medioevo, originariamente era orientata con l'abside ad est e l'entrata ad ovest e si affacciava su una piccola piazza, al di là della quale si stendeva la vigna del parroco; nella parte posteriore, dietro l'abside, si alzava il campanile, molto simile ad una torre.
Le notizie più antiche della chiesa si attingono dai documenti che risalgono alle due visite di san Carlo Borromeo (1574-1584): superata la porta centrale (posta sulla facciata che chiudeva la chiesa all'estremità ovest dell'attuale navata centrale), sormontata da una trifora, si entrava in un'unica aula rettangolare che terminava, al di là di un ampio arco, con una cappella quadrata in cui era inserito l'altare ligneo, ai lati del quale si aprivano due piccole porte che mettevano in comunicazione a sinistra con la sagrestia e a destra con il campanile; il battistero si trovava più o meno al centro della parete settentrionale, la parete sud era interrotta da due finestre e da una piccola porta.