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Piccoli quadri in smalto su rame che rappresentano i vari momenti della Via Crucis, dipinti da Francesco Borghi, sono collocati lungo i muri perimetrali All'estremità delle due pareti settentrionale e meridionale, lateralmente al presbiterio, si trovano due statue: a sinistra quella di san Gemolo (foto), in cartapesta, che potrebbe risalire al Seicento, a destra la statua novecentesca in gesso raffigurante san Carlo. Un'altra scultura più piccola, dedicata sempre a san Carlo, collocata subito dopo il portale a destra, ha un discreto pregio artistico, trattandosi di un'opera del Cinquecento di stile popolare. Per molti anni la statua è stata esposta alle intemperie in una nicchia dell'edificio ad angolo tra via Monte Grappa e via Hermada, dove ora è posta una copia. È stata necessaria un'attenta opera di restauro per cancellare sulla statua cinquecentesca i segni lasciati dalla noncuranza degli uomini e dall'aggressività degli agenti atmosferici: dopo essere stata risanata e consolidata, stuccata e laccata, è stata ridipinta com'era in origine, sulla base dei colori ancora visibili nella parte posteriore, anche se l'etica del restauro richiede di lasciare intatto quello che non si può ricostruire con certezza.
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