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Si tratta di uno scudo principale diviso in quarti che ha nella sua parte centrale un altro piccolo scudo. Nei quarti 1° e 4° vi è la parte spagnola, in ciascuno, a sua volta inquartato, infatti, sono rappresentati i seguenti territori: Castiglia (un castello color oro su fondo rosso), León (un leone rosso coronato su fondo argento), Aragona (quattro strisce verticali rosse su fondo oro), Svevia (un'aquila nera con le ali aperte su fondo argento). Aragona e Svevia, in posizione a X nella parte destra dei quarti, formano lo stemma di Sicilia. L'unione tra Castiglia e León con Aragona e Sicilia è avvenuto con il matrimonio tra Isabella di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona, quindi i quarti 1 e 4 sono gli stemmi della Spagna a partire dal XVI secolo. Nei quarti 2° e 3° vi è la parte austro-borgognona, quelle terre che, in seguito a guerre, matrimoni, alleanze, sono diventate possesso di Massimiliano I, imperatore dal 1508. Ciascun quarto con sette figure differenti rappresenta altrettante regioni: Granata (melagrana rossa con foglie verdi su fondo argento), Borgogna antica (strisce oro e azzurro oblique bordate di rosso), Borgogna moderna (gigli oro su fondo azzurro con bordura rossa e argento), Fiandra (leone nero su fondo oro), Brabante (leone color oro su fondo nero), Austria (larga striscia argento su fondo rosso), Tirolo (aquila rossa, coronata, con le ali aperte su fondo argento), quest'ultimo sotto il dominio di un ramo cadetto della famiglia Asburgo d'Austria. Due matrimoni, quello di Massimiliano I con Maria di Borgogna e quello del loro figlio Filippo il Bello con Giovanna la Pazza, figlia di Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, hanno dato origine allo stemma imperiale di Carlo V, che ha ereditato questo immenso territorio, così come appare sulla facciata della cappella di San Rocco. Nel piccolo scudo centrale, nei quarti 1° e 4°, vi è l'aquila nera coronata su fondo oro e nei quarti 2° e 3° è rappresentato il biscione verde che ingoia un fanciullo. Questo è lo stemma dei Visconti che, con legami matrimoniali, è giunto agli Sforza. Carlo V, in possesso di Milano a partire dal 1525 in poi, ne ha affidato il governo al duca Francesco II Sforza in tre periodi: 1521-24, 1525, 1529-35. Intorno allo stemma è presente anche il collare dell'Ordine cavalleresco del Toson d'Oro, istituito da Filippo il Buono, duca di Borgogna, nell'anno 1429. Carlo V, infatti, ritenendo quell'ordine il più prestigioso del suo impero, aveva voluto intorno al suo stemma il collare, formato da acciarini e pietre focaie concatenati e da un ciondolo con il vello di montone. Sulla facciata della cappella, quindi, si può leggere una sintesi della storia europea del Cinquecento.
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