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L'analisi attenta del dipinto nella sua composizione materica e attraverso una riflettografia agli ultravioletti ha portato alla conclusione che l'opera fu modificata nel Seicento, in modo particolare la figura del Bambino, di cui è stata scoperta un'altra testa. I Bambini nel quadro sono due: il primo, cinquecentesco, era coricato su un panno bianco in una posizione più orizzontale rispetto all'attuale, con il braccio destro rivolto verso l'alto e il sinistro steso lungo il fianco. Già prima del restauro erano visibili nella figura del Bambino un terzo braccio e una terza gamba, fino ad allora sempre attribuiti ad un ripensamento dell'autore. Le rilevazioni effettuate in occasione del restauro spingono ad affermare con certezza che il secondo Bimbo, che ha tra le mani degli attributi iconografici tipici del Seicento (la rosa bianca ed il mondo, in cui oggi è possibile vedere le figure di Dio Padre che crea Eva, mentre Adamo dorme appoggiato su un braccio), fu dipinto proprio in quel secolo.
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