Chiesa di san Matteo

Il vasto paesaggio sullo sfondo, che sembra proprio desunto da una veduta reale e concreta (probabilmente lombarda) e che il borgo fortificato sulla sinistra potrebbe ancor meglio identificare, alluderebbe all'Eden, alla situazione dell'umanità prima del peccato originale e così si aggancerebbe saldamente alla scena della creazione di Eva, avvicinando la Madonna del quadro malnatese alla Vergine delle Rocce di Leonardo, un dipinto inizialmente commissionato per l'altare della Concezione nella chiesa milanese di san Francesco.
Potremmo perciò essere davanti ad un'Immacolata e si può ipotizzare che il dipinto provenga da un convento francescano: il culto della Concezione era quasi un'esclusiva di quell'ordine monastico.
Il dogma dell'Immacolata venne definito solo dopo le apparizioni di Lourdes, mentre in precedenza solo i Francescani ne diffondevano il culto nelle loro chiese, proponendo la Concezione come protettrice dei fabri ferrai, dei fabri murarii e dei fabri legnarii, cioè dei maniscalchi, dei muratori, dei falegnami e degli intagliatori.
La Madonna Immacolata proteggeva, dunque, coloro che, modellando materiali donati dalla natura, creavano oggetti preziosi per la vita di tutti i giorni: Lei, che ha donato agli uomini suo Figlio, veglia su chi concepisce e dà alla luce, con sofferenza ed amore, un'opera d'arte a beneficio di tutti gli uomini.