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In un paesaggio ameno, simile a quello della nostra verde vallata, che si apre lasciando sullo sfondo due vette alpine (forse il Generoso e il Bisbino) si erge in perfetta posizione centrale il Crocifisso. Sulla grande croce, regolare e levigata, è appeso il corpo pallido di Cristo morto. Le dita delle mani inchiodate sono contratte nello spasimo del dolore. Nel braccio sinistro, completamente teso, è messa in evidenza la fascia muscolare in tensione, mentre l'altro braccio è leggermente piegato e privo di rigidità; il torace pende verso destra ed i pettorali, la gabbia toracica e i muscoli addominali, ben marcati, esprimono lo sforzo dell'ultimo respiro; la ferita sanguinante sul costato e le lacerazioni nelle mani e nei piedi sono i segni dello strazio patito dal Redentore. Un perizoma bianco copre la fascia inguinale; le gambe, bloccate dai chiodi conficcati nei piedi, scivolano lungo il palo della croce in un atteggiamento composto. Il capo è reclinato verso la spalla destra ed il viso, contornato dalla barba e dai lunghi capelli ondulati, è immerso nel sonno della morte, con un'espressione che non trasmette l'angoscia di quel drammatico momento, bensì una profonda tristezza, accompagnata dalla dolcezza che appartiene ad un atto d'amore. La corona di spine è appena visibile a livello di sinopia e l'aureola, color ocra, contorna la parte posteriore del capo. In cima alla croce appare, su una targa bianca, a grossi caratteri, la scritta I.N.R.I. (Gesù Nazareno re dei Giudei). Sullo sfondo, l'azzurro del cielo, spezzato da poche nubi bianche, occupa la parte superiore dell'affresco e si ferma all'altezza dei fianchi di Cristo; poi, fino al profilo dei monti e della vegetazione dei pendii, che scendono scoscesi sulla valle, il colore del cielo si fa grigio e bianco. La composizione, perfettamente simmetrica e geometrica, ha la forma di un triangolo con il vertice verso il basso, nel punto in cui la croce è conficcata nel terreno di colore verde cupo, proprio là dove i due pendii si incontrano disegnando una V. L'immagine, con la sua struttura triangolare, quindi, si apre dal basso verso l'alto, suggerendo l'idea dell'elevazione del Redentore dalla terra verso il Cielo. Tutti gli elementi che compongono la scena hanno i contorni ben delineati da un tratto netto e preciso.
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